Addio a Gabriele De Rosa

Un grande maestro

E’ stato lo storico del movimento cattolico, ma non solo. Con Gabriele De Rosa scompare, forse, l’ultimo discepolo di don Giuseppe De Luca, il sacerdote che tanta parte ha avuto nella cultura italiana del secondo dopoguerra. Un rigore storiografico, abbinato ad una profonda onestà negli studi ha fatto di Gabriele De Rosa un esponente di primo piano nel mondo culturale italiano di questi ultimi decenni. Amico e poi biografo di don Luigi Sturzo e presidente dell’Istituto a lui dedicato dal 1979, De Rosa primo docente universitario della Cattedra di Storia Contemporanea è stato Rettore dell’Università di Salerno. In Basilicata aveva fondato con Verrastro,  Cestaro e tanti giovani formatisi alla sua scuola l’Associazione per la  Storia sociale del Mezzogiorno e dell’Area Mediterranea. Sempre con Antonio Cestaro curò i quattro volumi della Storia della Basilicata editi dalla Laterza che in chiave moderna si riallacciava alla Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata di Giacomo Racioppi e dell’inedita Lucania Sconosciuta di Luca Mandelli. Cittadino onorario di Potenza aveva avuto, da sempre, un intenso rapporto con la Basilicata.

– Lei ha sostenuto gli esami di licenza ginnasiale al Liceo Classico di Potenza?

Si, di licenza ginnasiale…, mi pare nel 1932. Perchè?  Qui viveva, operava (questo, gli altri non l’hanno ricordato) il mio secondo padre. Mia madre ha sposato in seconde nozze  un colonnello dei carabinieri che ha comandato qui, nel 1930-32 la Legione dei Carabinieri. Ecco perchè mi trovavo qui.

Al di fuori di qualsiasi condizionamento ideologico o religioso Gabriele De Rosa è stato, senza dubbio,  uno dei migliori interpreti della storiografia legata alle tematiche sociali nel segno degasperiano.

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Nelle Teche della Rai sono conservati molti servizi filmati con una serie di interviste al prof.De Rosa.  In sintesi i servizi che ho curato in questi anni:

07 ottobre 1980

Tutela del patrimonio artistico in Basilicata. Bilancio dell’attività del Centro Studi per la Storia del Mezzogiorno.

04 maggio 1981

Presentati i saggi di storia sociale e religiosa in onore di Gabriele De Rosa

06 febbraio 1982

La memoria storica del terremoto. L’opera di recupero degli archivi diocesani dell’Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea.

12 aprile 1984

Convegno, a Rifreddo, sul recupero delle opere artistiche e religiose lucane all’indomani del sisma del 1980 operato dall’Associazione per la Storia Sociale del Mezzogiorno e Area Mediterranea.

8 dicembre 1984

Consegna, a Potenza, al professor Gabriele De Rosa del Premio Letterario Basilicata per la sezione di saggistica storica

1 maggio 1988

Studi di ricerca sociale e religiosa. Convegno di studi sui comportamenti collettivi in relazione alla religiosità. Presentazione del libro del professor De Rosa “Tempo religioso e tempo storico”.

06 maggio 1988

Recensione del libro Tempo religioso e tempo storico di G.De Rosa

07 maggio 1997

Presentazione, a Roma, del saggio di Pancrazio Toscano su Friedrick Friedmann. Intervista al professor Gabriele De Rosa.

28 giugno 1999

Presentazione primo libro sulla Storia della Basilicata a cura dell’archeologo  Dinu Adamesteanu

18 novembre 1999

Sondaggio: Basilicata o Lucania? Risponde lo storico De Rosa

05 aprile 2003

Abolire il Mezzogiorno? Intervista al prof.Gabriele De Rosa, presso l’Istituto don Sturzo a Roma, sulla pubblicazione dei 4 volumi dedicati alla Storia della Basilicata editi dalla casa editrice Laterza.

19 novembre 2003

Cittadinanza onoraria, a Potenza, allo storico Gabriele De Rosa.

Cerimonia di conferimento, a Potenza, della cittadinanza onoraria al professor Gabriele De Rosa. Lo storico che ha 86 anni nel capoluogo lucano sostenne gli esami ginnasiali presso il liceo classico Orazio Flacco nel 1932. Ma quali sono i motivi che legano Gabriele De Rosa alla città di Potenza?

– Mi lega alla città di Potenza una lunga consuetudine di studi qui fatti. Studi ai quali mi aveva incitato quello che considero uno dei miei maestri, don Giuseppe De Luca che era lucano, di Sasso di Castalda, uomo di grande esperienza e una cultura sterminata. E con lui ho fatto i primi discorsi su Potenza, sulla Basilicata, sulla Lucania in genere. E ricordo la prima proposta di lavoro che lui mi suggerì, il tema su cui lavorare. Il tema era, secondo lui, la vita di Vincenzo D’Elia, il fondatore e direttore della “Provincia”, il primo giornale cattolico che si è pubblicato a Potenza.

27 novembre 2005

Intervista al prof.Antonio Cestaro sulla Storia della Basilicata curata con il prof. De Rosa

29 giugno 2006

Intervista al prof.Fonseca sull’ultimo volume della Storia della Basilicata a cura di De Rosa e Cestaro

17 marzo 2007

Presentazione a Potenza, Teatro Stabile, dei 4 volumi della Storia della Basilicata

25 giugno 2007

Gabriele De Rosa ha compiuto novant’anni.

24 giugno 2009

Anniversario della nascita del prof.Gabriele De Rosa (Rubrica Accadde Oggi)

9 dicembre 2009

Ricordo del professor Gabriele De Rosa scomparso ieri a Roma all’età di 92 anni.

Altri servizi televisivi con interviste al prof. De Rosa:

  • 01 aprile 1981 – Convenzione tutela risorse locali (Mario Maccio)
  • 19 giugno 1984 – La Basilicata nel Mondo, commento di De Rosa (Celeste Rago)
  • 06 settembre 1984 – Speciale su Basilicata nel Mondo (Celeste Rago)
  • 26 ottobre 1985 – Presentazione libro su Sacerdoti Cattolici (Vittorio Sabia)
  • 16 febbraio 1987 – Canonizzazione Lentini (Vittorio Sabia)
  • 08 aprile 1989 – Rievocazione don Luigi Sturzo (Edmondo Soave)
  • 09 giugno 1990 – Convegno su età giacobina (Celeste Rago)
  • 15 ottobre 1996 – Premio Universum a Potenza al prof.De Rosa (Narciso Bino)
  • 17 novembre 1999 – Maratea, convegno su rivoluzione napoletana (Umberto Avallone)
  • 19 dicembre 2000 – Presentazione del libro Con il bastone del priore (Edmondo Soave)
  • 25 novembre 2002 – Ricordo di don Giuseppe De Luca (Edmondo Soave)

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RICORDI PERSONALI

Il primo incontro con il professor De Rosa lo ebbi nel 1972 all’Università di Salerno (è stato Rettore dal 17 maggio 1971 e fino al 1976). A presentarmi fu il professor Antonio Cestaro che era stato presidente della mia commissione per l’esame di maturita’ a Potenza. Avevo avuto in quell’occasione un lusinghiero giudizio dal prof.Cestaro grazie al quale ottenni il massimo dei voti, 60/Sessantesimi.  Due anni dopo, con il professor Cestaro avevo iniziato a svolgere la mia tesi di laurea sulle Inchieste Parlamentari da Jacini a Francesco Saverio Nitti 1880-1910. Nel 1975 (il primo novembre)  ricevetti, a Sasso di Castalda, il premio di giornalismo Don Giuseppe De Luca (la giuria era presieduta dal prof.De Rosa). Avevo scritto sulla rivista monografica dedicata ai dissesti idrogeologici, diretta da Vittorio Sabia, un reportage sul tema “Sociologia del Territorio”.

Nel 1976 dopo la laurea (relatore sempre il professor Cestaro, conseguita con il massimo dei voti 110/110) fui assunto da “Il Mattino” di Napoli (nella redazione di Potenza avevo lavorato, come precario, fin dal 1969) e chiamato nella redazione Cultura (con Pomilio, Prisco, ecc.) prima che il direttore Orazio Mazzoni mi inviasse a Benevento dove rimasi per tre anni.

Nel 1979 assunto in Rai a Potenza ripresi i contatti con i professori Cestaro e De Rosa; contatti che si sono intensificatisi nel corso degli anni.

Quel premio di giornalismo “don Giuseppe De Luca” ricevuto nel lontano 1975 fu, probabilmente, determinante per la mia scelta professionale. Ad Antonio Cestaro, Gabriele De Rosa, Vittorio Sabia, devo gran parte della mia formazione e, credo, l’onestà nell’interpretazione dei fatti di cronaca e di quelli storiografici.  In occasione del 35.mo anniversario di iscrizione nell’Albo dei Giornalisti (pubblicista dal 16 novembre 1973 e professionista dal 10 gennaio 1979)  l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata mi consegnò una piccola targa-ricordo trascrivendo una frase di Victor Hugo alla quale tengo molto: “Preferirei perdere i miei lettori piuttosto che ingannarli”.

One response to this post.

  1. Posted by sigismondo somma on 13 dicembre 2009 at 15:34

    Dopo le poche lezioni, erano le sue ultime in quell’Ateneo, di Storia Contemporanea all’Università di Salerno il Professore Gabriele De Rosa lasciò germogliare in me il piacere per gli studi storici. La mia prima tesi, infatti, trattò un argomento di Storia Modena col professore Cestaro. La notizia della sua scomparsa ha lasciato in me un grande vuoto. Io ero abituato a cerziorarmi delle corrette interpretazioni solo quando pronunciate dal “Professore”, come amavamo ricordarlo quando si parlava di lui a Salerno. Ci restano i suoi studil , la sua “ONESTA'”, i suoi insegnamenti sulla scrupolosità e il rigore dnella ricerca storica. Io, che mi emozonai al vederlo dopo alcuni anni perché mi ero impegnato nell’insegnamento, ritrovai la serenità nella ricerca e ancora oggi provo il dolore per non aver potuto pubblicare alcune mie ricerche. Un GRAZIE profondo a Chi mi ha invogliato alla vita. Sigismondo Somma

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